mercoledì 17 settembre 2014

Settembre bene o male è il mese delle malinconie.
La sera che arriva prima, l'aria che si fa brivido a fior di pelle, le settimane che avanzano veloci e quella sensazione di viaggio e sospensione ormai alle spalle definitivamente.
E' un mese bellissimo, spesso soleggiato, io lo penso celeste, raccorda la stagione estiva a quella autunnale e ti regala ancora sorprese di mari azzurri e pranzi all'aperto, talvolta meglio che a luglio. Però serba qualcosa di fuggevole e incorporeo che mette voglia di coperte morbide e abbracci consolanti, libri distensivi, delicatezze.
Settembre è in realtà un riavvio, un ritrovare la concentrazione, un riprendere di abitudini e progetti lasciati in attesa; è un altro inizio dell'anno, quello degli antichi, quello dei campi e della terra. Quello della scuola. E' un buon mese per nascere, è il mese di mia madre, era il mese di Lorenzo, bei caratteri, belle persone. E c'è un indugio nascosto nello scorrere delle sue ore che suona come una raccolta di poesie in un libretto azzurro, come una canzone di Leonard Cohen, ed ha il sapore dello yogurt ma senza quello della frutta.


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