venerdì 23 settembre 2016


ph. Ole John Aandal

Il caldo a volte sapeva prendermi la pelle meglio di un uomo.
Mi attraversava, virava il mio stato verso l'inquietudine, scopriva la voglia di osservarmi.
Ero in attesa di qualcuno lungo la strada, aspettavo in macchina guardandomi nello specchietto, percorrendo quanto potevo vedere con indugio, il dettaglio dei capelli schiariti dal sole, ora rossicci, il profilo della mandibola, il lobo dell'orecchio. 
Sfioravo in punta di dita, saggiavo forme e reazioni.
Era la temperatura della sera, ancora bollente in quella parte di città. Un paio d'ore prima della cena, che forse avrei consumato in compagnia.
Le donne non si piacciono mai. Sono severe come credono siano gli uomini nel guardarle. Eppure c'è un'intuizione che serpeggia e ci dà accesso ad una conoscenza profonda di noi stesse, rendendoci attraenti in qualche modo. In fondo non ci cambieremmo con altre.
Era già autunno ma l'estate rimaneva sciogliendo le giornate in momenti come quello, che creavano aspettative.

1 commento:

  1. Magistrale! Le donne sono proprio così! Ma solo una donna sa spiegarlo così bene....
    Pa

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