giovedì 15 aprile 2021

 


Ph. partic. Xenie Zasetskaya


I gesti. Le pieghe dei tessuti, il fruscio lieve, sempre inascoltato; il toccarsi di bottoni, lo scostarsi delle stoffe dalla pelle. I movimenti spontanei, inavvertiti, per coprire un imbarazzo, per assecondare un'emozione intima, quei movimenti inutili ma non innocui per chi osserva, per gli occhi delle persone che guardano, che colgono i frammenti, aspettano di raccogliere con le mani la rugiada perché sanno che lì si nasconde il significato della vita: nel brivido subito disperso, nel tocco delle dita, nelle microespressioni, nelle attese. Se non usiamo i sensi non abbiamo un corpo, se non guardiamo non vediamo niente e tutto scompare.



Nessun commento:

Posta un commento