Mi vesto troppo in fretta di tessuti leggeri e poi mi riempio di zavorre emotive che fatico a smaltire sudando ogni mattina. Provo a trovarmi e come al solito la primavera mi distrae, con la luce bella e i venti insidiosi, con le promesse, con le nostalgie. Cerco concentrazione utile che renda ogni momento colmo e produttivo, poi mi colpiscono ricordi di questa stagione al tempo delle medie, quando mettevamo t-shirt e tracolle conformi e uscivamo tra amiche, piene di racconti e coi caratteri ancora senza equilibri, trovando solo burrasche o sintonie.
Qualcosa di me è rimasto a rincorrere i gatti dietro la ferrovia, dove aveva abitato un tempo Sibilla Aleramo, qualcosa in quei terrazzi assolati, quando tutto sembrava difficile e invece era ancora semplice...
la Naj Oleari......
Percorsi gemelli...come da copione da una vita a questa parte.
RispondiEliminaDividiamo il sacchetto all'occorrenza?!?!
G.
Iperventiliamo...ma solo nelle fasi iniziali!
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