mercoledì 27 febbraio 2013



ph. Katrien De Blauwer

Era la libertà. Era la giovinezza. Era la perfezione temporanea delle cose che stai per perdere. 
Quel sapore tra le labbra, quell'emozione sulla pelle nuda e fredda, fino a tardi, quando è già sera ma c'è ancora luce e tutto quello che vuoi è essere controcorrente, fare quello che non fanno gli altri, tardare nell'acqua anche se tutti sono già vestiti per la cena e mettono i profumi e restano dove sono i lampioni.
Era l'estate, era la quiete che trattiene i brividi, stare in ascolto, camminare, indugiare.

Nessun commento:

Posta un commento