ph. Katrien De Blauwer
Era la libertà. Era la giovinezza. Era la perfezione temporanea delle cose che stai per perdere.
Quel sapore tra le labbra, quell'emozione sulla pelle nuda e fredda, fino a tardi, quando è già sera ma c'è ancora luce e tutto quello che vuoi è essere controcorrente, fare quello che non fanno gli altri, tardare nell'acqua anche se tutti sono già vestiti per la cena e mettono i profumi e restano dove sono i lampioni.
Era l'estate, era la quiete che trattiene i brividi, stare in ascolto, camminare, indugiare.
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