Nuovo anno nuove sensazioni nuove ispirazioni nuove spinte nuove suggestioni nuove energie tanta nuova voglia di fare.
Scorre gennaio assieme alle sue nebbie. Non è terra di venti troppo gelidi questa ma sale spesso l'umidità dai terreni e l'inverno ci entra nelle ossa molto più di quanto vorremmo. Tra i rami e la foschia che imperla le valli e le spiagge, ci stringiamo nelle sciarpe e, un passo dietro l'altro, iniziamo il nuovo cammino.
Salgono addosso percezioni della scorsa annata, le immagini le penso più bianche, più illuminate, come sovraesposte. I progetti erano più concreti e forse già calendarizzati, viaggi, scrittura, arte; questa volta ci sono porte aperte su stanze ancora da riempire, ma una grande predisposizione e intenzione di seminare mi prende a giorni alterni e si fa determinata.
Scrivere.
Questo sì è l'imperativo. Ma prima ancora o almeno nel mentre, promuovere frangipani uscito da poco e già apprezzato nel periodo festivo, piantarlo in nuovi ambienti, vederne le reazioni, capire se attecchisce, se cresce, se foglia e fa fiori, che è quanto deve fare un libro tra la gente, mettere radici, sviluppare dei legami.
Muovermi. E con questo intendo l'atto fisico e quello mentale, intendo nella contingenza e in prospettiva; muovermi significa fare, e quindi leggere, studiare, esplorare, tentare, curare, imparare, viaggiare, vedere e guardare, far visita ed assorbire, respirare, migliorare, sentirmi e sentire tanto, tutto il tempo.
Quando inizia l'anno i mesi a venire sono cavi e potenziali, si guarda a tutti quei giorni lì in avanti e ci si sfrega le mani pensando al tempo nuovo, alle stagioni da riempire e si è pieni di propositi come chi ha una seconda occasione e non la vuole sprecare. Ecco, io credo che sia questo l'atteggiamento da tenere ora: trovare l'occasione e non sprecarla.
Benvenuto 2014. Andiamo.
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