mercoledì 25 gennaio 2012

Presa e ritorta in quello che sto scrivendo. Alla fine ci sono caduta dentro. E pensare che questo nuovo, lungo racconto l'ho iniziato da oltre due anni ed è sorprendente quanto alcune sensazioni siano rimaste intatte. Nel procrastinare la stesura, dando spazio ad altre priorità, ho creduto di poter perdere la strada, di non ritrovarle certe linee di condotta, certi canali di accesso ad emozionalità specifiche, nascoste dietro le immagini, dietro la struttura. Invece adesso tutto è come potenziato, i protagonisti parlano più chiaro e c'è tanto da dire tra una frase e l'altra, nell'intervallo dei capitoli, nella scelta simbolica. Ci sono giorni in cui le pagine scorrono, si riempiono e hanno sapore. Sono protesa ad arrivare all'ultima riga, per poi andare a rivedere, per guardare nell'insieme e cominciare a limare, a infarcire, a produrre la più agevole sonorità della lettura. Tutto fino a quando non lo sentirò completo, mentre già la mente vaga altrove, alla prossima storia, che pure chiama e quasi non resisto.


ph.Yvette Inufio

4 commenti:

  1. Si tocca con mano l'ispirazione!
    Ti piace proprio Yvette, eh?

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  2. Sì...l'avevo notata...nel mio blog se scorri gli anni troverai a più riprese tracce della Inufio!

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