un lungo fine settimana passato sotto le fronde degli ulivi, a contatto con quel profumo pungente e un po' aspro, tutti insieme, a lavorare e parlare come i braccianti stagionali di certe mie poesie, e poi rieccomi sui libri, a scrivere testi, a riappropriarmi di altre atmosfere in vista di una nuova mostra tutta da costruire; dimensioni differenti eppure ricongiunte nel mio passaggio, che vuole andare, e vuole scoprire. il tempo è sempre quello delle riflessioni, tutto ha significato, tutto fa parte di un mio cammino. vorrei l'aria un poco più consona al periodo, sentire profumo di castagne e di camini, stringermi addosso una sciarpa e trovare a casa il calore di un plaid, non essere preda dei mal di testa meteoropatici, tuttavia oggi è un tale spettacolo per le campagne e verso il mare: il cielo grandissimo, riempito e striato di ogni forma di nuvole, i campi verde-marroni, e giallo-rossi lungo i vitigni, mossi a chiazze da sprazzi di tramonto, la distesa d'acqua compatta e scura, dal Conero in qua, come il bordo di un quadro, come il posto dove il cielo va a morire felice. e poi il vento caldo. è tutto un sorprendente respiro...
Non temere
verranno.
Misti, profumati e terreni
verranno.
Lungo lande assolate,
intonando braccia a fiori,
gambe a forza,
labbra a cielo,
petto a radici,
i Camminatori verranno e
porteranno le mele
e leggeranno la luna
per carpirne i segreti,
dietro pieghe di assoluto,
angoli di enormità.
17 marzo 2005
Gli stagionali
da Il Frutteto
-Meli e Mandorli -
che post incantato e incantevole...
RispondiEliminami manca il mare.