venerdì 9 novembre 2012

Novembre assolato, novembre di strade in macchina solcate come scivolandoci, tagliando le colline da un arco all'altro, sopra le curve, dentro le valli, per raggiungere, per unire, per cucire i luoghi del lavoro e degli affetti. L'aria finalmente un poco frizzante, il mare in lontananza ma sempre presente, una promessa in cui avere fiducia, e via con la musica in sottofondo e i libri e i quaderni e le matite nella borsa, non per disegnare, ma per appuntare, per scrivere di chi ha disegnato e dipinto tanto, per andare a fare conversazioni che assorbo come una spugna assetata, per andare a guardare con gli occhi vivi e sgranati, in ambienti vissuti dove si respira l'arte e la cultura, concreti, veri e semplici, dietro gesti accurati, gentili, che trovano corrispondenza nella pittura. E mi meraviglio delle tinte, mi meraviglio della bellezza classica ed eterna, della silenziosità, della dolcezza atmosferica, di come possa esistere e conservarsi nella sua mitezza e sono elettrizzata del progetto e della scrittura che mi vengono affidati, li tengo come un cesto di primizie profumate e delicate a cui mi applico gustandole, frutto dopo frutto, quadro dopo quadro, parola dopo parola.


atelier Nino Ricci

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