mercoledì 3 aprile 2013


Fukushima, Japan's grieving Hanami (II), Monica Forrer

Una coda d'inverno dentro la primavera, sbadigli, stiramenti, aria ancora frizzante, pioggia. Eppure lo sappiamo che è soltanto una sospensione, i sensi già si dilatano col cambio d'orario, l'aumento di luce rincuora, e fiorisce comunque ciò che deve fiorire. L'arrivo lento del caldo non mi dispiace, purché sia una progressione, temo gli sbalzi netti, temo un'estate feroce e insistente, come sicuramente sarà. Le mie giornate sono divise tra le immagini e le parole, che sono l'impegno e sono anche la cura, la bellezza e la creazione come salvezza da ogni male, anche quello stagionale. L'aria profuma, sbocciano i mandorli e i peschi e così pure arrivano tempi di rigenerazione, lavorativa e quotidiana, voglia di cambiamenti, abiti più leggeri, aumento di attività. 
Dormo peggio, scrivo meglio, bevo tè verde al bergamotto, ho almeno cinque libri da leggere sul comodino, un paio di programmi da attuare e ogni risveglio è un buon risveglio.

3 commenti:

  1. mi mancano tanto i litri di the verde! prometti di berli tu per me? anche qui da me, che non è campagna, sono circondata da rami punteggiati di bianco e di rosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prometto di berli per te. Ma tu con cosa li sostituirai?

      Elimina
  2. con tantissima acqua, spremute, succhi di frutta. e qualche tisana, e qualche orzo. ma nulla di paragonabile al the verde, come capirai, soprattutto i succhi che detesto.

    RispondiElimina