E' una primavera che fatica a sgusciare fuori dalle gonne dell'inverno e mette sonnolenza e suggerisce riflessioni più che in altri momenti. Ripenso alle cose fatte, alle ore condivise con alcune persone, al fatto che i ricordi si stigmatizzano e durano per sempre e dobbiamo viverne tanti per avere una buona scorta, per non rimpiangere, per tornarci con la mente e sorridere di vero affetto.
Giorni di revisioni e riorganizzazioni, chiusure, proiezioni. Sempre giorni di scrittura e poi giorni di musica: dopo i libri, inizio a sistemare i miei cd e ognuno ha un peso specifico che mi risuona dentro e apre una falda, mi mette una tremenda voglia di tornare all'acquisto, di recuperare arretrati accumulati con l'avvento degli mp3. Peccato non ci siano più gli stessi luoghi dove andare a sceglierli e che tutto sia un poco sbiadito nello scorrere del tempo e del progresso...
"Peccato non ci siano più gli stessi luoghi dove andare a sceglierli e che tutto sia un poco sbiadito nello scorrere del tempo e del progresso..."
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