Certe volte mi girano in testa le canzoni, nel senso che arrivano da chissà quale sponda del passato e me le sento vagare dentro, come quando avverto in bocca un sapore di frutta, di pesca generalmente e magari è inverno e non ci sto affatto pensando. Oggi è spuntata fuori Acrobat, degli U2, da Achtung Baby. Questo album l'ho interiorizzato perciò non è così insolito che ne salti fuori una canzone senza motivo, però è già da un po' che non lo ascolto ed è emersa dal nulla, con la parte finale del testo, con quelle parole a cui ho tanto pensato per anni, quando ero una ragazzina suggestionabile e affamata di significati. Non è che sia cambiata poi molto, credo. Ecco, questo disco è una delle cose che porterei con me in capo al modo per ricordarmi chi sono.
Nessun commento:
Posta un commento