Comunque crescerà la voglia di evasione, e sarà naturale. Mi basta pensare ai lunghi tramonti del mese, all'imbrunire tardo, alle prime profumate serate in moto, ai libri da leggere e al viaggio che sempre l'estate diventa.
Un assaggio l'ho avuto domenica. Un piacevolissimo pranzo alchemico in piazza a Montefalco (pietanze gradevoli, chiacchiericcio di sottofondo, un rosso speciale), piccola incursione umbra per vedere un inaspettato newyorkese Schnabel al CIAC di Foligno, con quelle dimensioni enormi, quei colori intensi sullo spazio bianco, nella luce fredda, quel guizzo di follia e genialità che non va spiegata ma soltanto assorbita, quella musica di strada e quella poetica dei materiali poveri, quel silenzioso saluto a J M Basquiat...
che splendore questa mostra, che pezzi fantastici! non va spiegata ma assorbita, vero vero vero! lui è così, prendere o lasciare. un omone dalla sensibilità davvero fuori dal comune.
RispondiEliminaLa mostra è splendida soprattutto in funzione dei grandi formati e della bella sede espositiva, ti prendono, ti tirano dentro, ti trasmettono intuizioni difficili da spiegare, ti suggeriscono New York, la street art di Basquiat ma anche qualcosa di più moderno, di attuale semplice e sonoro e poi quelle Chinese Girls alla fine...
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