venerdì 27 gennaio 2012



Mirror - Sonia Marin


Vegliare la porta, combattere con i vestiti e con l'agitazione, non fare rumore. 
Ricordarsi anche di respirare. 
La clandestinità del momento acuiva i sensi ma aumentava anche la percezione dei suoni, lo scricchiolare del parquet, il tintinnio dei cristalli, l'ascensore nel vano scale. 
Ci guardavamo negli occhi muti ad ogni fremito esterno e poi infuriavamo di nuovo. Non dovevamo essere lì, non ci erano permesse quelle emozioni. Eppure come ci si poteva negare? 
Come valgono le regole generiche per i casi specifici?

5 commenti:

  1. wow, che pasciò!!!
    (non sapevi che ero esperta anche di idiomi civitanovesi eh...)

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    1. Che matta sei?!....
      (Io invece proprio no)

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    2. sono così matta che ti comunico che c'è un premio per te da ritirare sul mio blog!

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    3. One Lovely Blog e Versatile Blogger dunque!
      Stamane ho fatto strike!!!
      Grazie, sei un tesoro!

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  2. Come valgono le regole generiche per i casi specifici è quello che mi domando in continuazione ....

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